sabato 18 febbraio 2017

ASSURDO COSA C’E’ SCRITTO sul sito ufficiale dell’INPS… Gli IMMIGRATI vanno in PENSIONE…


Assurdo, Gli immigrati vanno in pensione con soli 5 anni di contributi.
Mentre se gli italiani non versano contributi per almeno 20 anni, perdono tutto ciò che si sono conservati!

Questo è tutto ciò che riporta un articolo “La verità” nuovo quotidiano fondato da Maurizio Belpietro sbarcato nelle edicole da qualche giorno.
L’articolo, firmato dalla penna di Francesco Borgonovo, dice: “E’ tutto scritto lì, sul sito dell’Inps. Con tagliente semplicità, quasi con una punta di burocratico compiacimento, viene illustrato il privilegio di cui godono i lavoratori immigrati”.
Continua ancora: “non è vero che gli stranieri lasciano un tesoretto: se tornano a casa possono riprendersi ciò che hanno dato. E senza le restrizioni previste per gli italiani. Riscuotono anche se non hanno effettuato i versamenti minimi”.

Insomma, l’immigrato che ritorna a casa sua non perde i contributi versati.
“Tutt’altro. Ha diritto ad avere una pensione di vecchiaia erogata dall’Inps esattamente come i cittadini italiani. E qui la questione si fa interessante. Il sito dell’Inps spiega che, per “gli extracomunitari rimpatriati” si devono distinguere due casi, “a seconda che la pensione venga calcolata con il sistema contributivo o retributivo”.
Tutto questo è possibile leggerlo sul sito ufficiale dell’Inps per la questione “Trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati”.


“in caso di rimpatrio definitivo il lavoratore extracomunitario con contratto di lavoro diverso da quello stagionaleconserva i diritti previdenziali e disicurezza sociale maturati in Italia e può usufruire di tali diritti anche se non sussistono accordi di reciprocità con il Paese di origine”.

In basso al titolo “Pensione di vecchiaia” è scritto: “Si devono distinguere due casi, a seconda che la pensione venga calcolata con il sistema contributivo o retributivo. Nel primo caso, i lavoratori extracomunitari assunti dopo il 1° gennaio 1996, possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia (calcolata col sistema contributivo) al compimento del 66° anno di età e anche se non sono maturati i previsti requisiti (dunque, anche se hanno meno di 20 anni di contribuzione).
Nel secondo caso, i lavoratori extracomunitari assunti prima del 1996 possono percepire, in caso di rimpatrio, la pensione di vecchiaia (calcolata con il sistema retributivo o misto) solo al compimento del 66° anno di età sia per gli uomini che per le donne e con 20 anni di contribuzione”.

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